Sulla rocca di Somasca a Vercurago il castello dell’Innominato, prigionia di Lucia.
Il CASTELLO DELL'INNOMINATO, che da il nome alla nostra corsa, in un suggestivo video ripreso anche con l'utilizzo di un drone.
Il tracciato della corsa toccherà Somasca, la frazione alta di Vercurago che ospita due luoghi di interesse di notevole richiamo: l’eremo e il Santuario di San Gerolamo Emiliani e i resti del Castello dell’Innominato, raccontato nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni come luogo di prigionia di Lucia.
Il passaggio più caratteristico della corsa è sicuramente la Rocca dell'Innominato, un ottimo punto panoramico per spaziare con lo sguardo a nord verso Lecco e il ramo orientale del lago di Como e a sud seguendo il fluire del fiume Adda verso la Brianza.
Video di Guido Merelli (Guido Fly) - Informazioni turistiche e link dal portale "eccoLecco"
Sulla rocca di Somasca a Vercurago il castello dell’Innominato, prigionia di Lucia.
Il Castello dell’Innominato non trova
nei Promessi Sposi una precisa localizzazione,
infatti Alessandro Manzoni scrive “del nome, nulla”, ma tradizionalmente viene localizzato
a Vercurago, nell’alta frazione di Somasca. Qui si trovano i resti della fortezza che nel
Trecento è stata un castello di proprietà
della famiglia Visconti, anche se lo stesso fu costruito
partendo da fortificazioni di epoca carolingia.
L’Innominato non è un’invenzione letteraria di
Alessandro Manzoni, infatti pare che lo scrittore si sia ispirato a Bernardino Visconti. La tradizione vuole che il Visconti avesse residenza presso il castello e la sua storia di crimini,
pentimento e conversione si rispecchia nella descrizione della figura dell’Innominato.
Ad oggi dell’antica fortezza si conservano intatti il muro perimetrale, parte dei bastioni difensivi e alcune torri, mentre gli spazi coperti e le cappelle presenti sulla sommità sono state in gran
parte ricostruite in tempi successivi. Le mura originarie sono state in parte danneggiate dalle cannonate sparate dagli austro-russi contro i francesi, che si erano asserragliati presso la fortezza
di Somasca durante la riconquista di Lecco nel 1799.
La lunga scalinata che porta al castello è anch’essa originaria ed è stata scavata direttamente nella roccia.
Parte della vecchia struttura fortilizia nel Cinquecento fu convertita da San Gerolamo Emiliani in strutture per ospitare gli
orfanelli.
Immagine di copertina: bozza illustrazione per l’edizione dei Promessi Sposi del
1840, Biblioteca Braidense
Informazioni e immagini gentilmente concesse dal portale "eccoLecco"